La distribuzione fra le sezioni avviene attraverso il segno di una struttura modulare leggera in acciaio blu, che si articola fra i pilastri della campata centrale dello spazio del Grande Miglio. Una soluzione che rispetta l’architettura originaria assumendone l’ordine come sua matrice generativa, declinandosi in forme molteplici e diverse per integrare e connettere teche e reperti, diaframmi opachi per i dipinti, elementi grafici di datatelling, e una presenza puntuale di installazioni multimediali ed exhibit interattivi che offrono un’ampia offerta di approfondimenti e momenti immersivi. Durante tutto il percorso, che si snoda lungo le tre navate in cui è suddiviso lo spazio, rimane sempre visibile, come un faro, una striscia luminosa posta in prossimità della sezione conclusiva, su cui scorrono gli articoli della Costituzione Italiana. Questa installazione vuole simboleggiare come le parole e i concetti contenuti nella carta costituzionale, di cui una copia originale è presente in una teca, siano il coronamento delle lotte risorgimentali.

Si delinea come un grande prisma specchiato, quasi invisibile, al centro del percorso; in posizione baricentrica rispetto alla planimetria, accessibile da entrambe le ali laterali. Attraverso l’interazione con una timeline consente di esplorare nel dettaglio gli avvenimenti di due secoli di storia a scala europea, italiana e bresciana, suddivisa in dieci tappe, illustrandone dettagliatamente gli eventi, le battaglie, i movimenti sociali, arrivando fino alla contemporaneità.

Il volume cubico specchiato e fuori scala definisce un ambiente interno, occupando un intera campata di pilastri. Oscurato e raccolto, costudisce un intervento immersivo che racconta con animazioni e un sottofondo sonoro spazializzato, le storiche giornate dell’insurrezione bresciana, scandendone il racconto per ogni singolo giorno.

Un altro elemento fondamentale dell’infrastruttura multimediale è costituito dall’idea della rappresentazione teatrale. Lungo le diverse sezioni infatti, sono distribuite alcune postazioni dalle quali è possibile usufruire di testimonianze e letture di opere dell’epoca interpretate sia da importanti attori della scena teatrale italiana, come Giole Dix, Maria Paiato, Daniele Squassina, e sia da giovani studenti dell’Accademia drammatica del Piccolo Teatro di Milano. queste, alcune testimonianze interpretate dagli studenti sono rintracciabili in un exhibit interattivo interamente dedicato ai Garibaldini bresciani, dove vale l appena sottolineare siano presenti i ritratti fotografici di ciascuno di essi. Nella stessa area sono presenti reperti e oggetti appartenuti ai protagonisti.

L’eredità del Risorgimento letta attraverso i nomi delle strade, delle piazze, dei viali di tutti i comuni italiani. Un utilizzo dei linguaggi della data visualization per rappresentare l’enorme popolarità dell’epoca risorgimentale nell’odonomastica del paese, da nord a sud.