Una nuova voce allo storico archivio Publifoto; un’occhio attento rivolto al presente e alle sfide sociali, ambientali ed etiche che esso ci pone.
Gallerie d’Italia, con la nuova sede di Torino, ridefinisce l’idea di museo dedicato alla fotografia. L’architettura ipogea, opera dello Studio De Lucchi, ricavata dall’antico caveau di Banca Intesa San Paolo in Piazza San Carlo, è stata progettata per dare nuova voce allo storico archivio Publifoto e per accogliere mostre fotografiche commissionate ad hoc a grandi autori contemporanei; un’occhio attento rivolto al presente e alle sfide sociali, ambientali ed etiche che esso ci pone. In questo contesto Limiteazero ha progettato e realizzato una serie di interventi interattivi e multimediali che trovano spazio all’interno del museo, occupandosi anche della progettazione dell’app dedicata.
No items found.
No items found.
No items found.
No items found.
No items found.
approfondimento
Ingresso
Gli interventi hanno coinvolto diverse aree del museo svolgendo funzione eterogenee: all’ingresso i visitatori sono accolti da un sistema di digital signage custom made che riporta informazioni sulle mostre e sugli eventi presenti a Torino e nelle altre sedi. Sempre nella stessa hall, su un grande ledwall un contributo in realtime: l’Accumulatore Digitale crea mosaici di foto iconiche utilizzando come tessere immagini prese dalla rete. In alternativa può visualizzare matrici di fotografie estratte dall’Archivio Publifoto organizzate per parole chiave; il palinsesto che si viene a creare può essere modificato a piacere secondo le esigenze comunicative del museo.
Proseguendo al piano si giunge ad un piccola saletta di proiezione, all’interno della quale, quando non adoperato per degli screening, si può visionare una mappa tridimensionale che dinamicamente mostra i percorsi di visita e si aggiorna in automatico al variare delle mostre.
No items found.
Proiezioni immersive
Scendendo al secondo piano ipogeo si accede al grande spazio delle Proiezioni Immersive: tramite un sistema integrato di 18 proiettori, e altrettanti diffusori sonori, la sala viene trasformata in un unico ambiente multimediale senza soluzione di continuità. Per questo intervento abbiamo realizzato due contributi: uno espone alcuni degli scatti più belli dell’archivio, e ha funzione di placeholder per l’installazione quando questa non viene adoperata da opere site specific; l’altro è un video emozionale appositamente pensato per l’inaugurazione.
No items found.
Archivio vivo
Nella sala attigua al grande spazio dove viene conservato e digitalizzato l’archivio Publifoto ha sede un’altro grande intervento: un imponente videowall dal quale è possibile visualizzare le foto che vengono immesse nel database, e nel quale tramite l’installazione si possono effettuare ricerche in modo immediato e intuitivo. È anche possibile interagire con l’installazione tramite l’app: posizionando lo smartphone su una delle apposite colonnine, si potranno così salvare e conservare le foto preferite.
No items found.
Piano nobile
Al piano nobile, tra le stanze che conservano gli ambienti originali settecenteschi, abbiamo realizzato un contributo grazie a una scansione tridimensionale della Sala Turinetti: questa viene visualizzata come nuvola di punti, con movimenti di camera tipicamente cinematici, una sorta di spazio al quadrato in bilico tra barocco e digitale.
By clicking “Accept”, you agree to the storing of cookies on your device to enhance site navigation, analyze site usage, and assist in our marketing efforts. View our Privacy Policy for more information.